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Porcellane create in Manifattura Ginori – Italia

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FRAGRANZA FOX THICKET FOLLY

A marvellous adventure begins...

Fox Thicket Folly è una delle cinque fragranze per la casa della collezione Profumi Luchino, i cui disegni decorativi sono stati disegnati dall'artista Luke Edward Hall. Le note legnose e affumicate rievocano l'autunno umido e nebbioso del Cotswolds, secondo un gioco di profumi che attraverso la memoria olfattiva ci trascina in una delle mete preferite dal designer londinese. Come per tutte le altre home fragrance della collezione, Fox Thicket Folly comprende due candele profumate in porcellana di diverse dimensioni, abbellite con i fantastici decori dai motivi autunnali disegnati da Luke. Ci piace immaginarle su un mobile in legno in un salotto di casa vostra, pronte per sprigionare i profumi delle celebri colline inglesi ogni volta che le accendete.
Oltre alle due candele dalla forma cilindrica, Fox Thicket Folly comprende un portacandele di design decorato in oro. Il souvenir che il geniale designer londinese ha trovato in un misterioso palazzo gotico, nel cuore di un bosco sommerso dalla nebbia.

Famiglia olfattiva: LEGNOSA, AFFUMICATA 
Note di testa: ZAFFERANO, TE NERO 
Note di cuore: TABACCO ASSOLUTA, CYPRIOL 
Note di fondo: CATRAME DI BETULLA, LEGNO DI CEDRO DELLA VIRGINIA, LEGNO DI QUERCIA, PATCHOULI
 

FRAGRANZA FOX THICKET FOLLY / FILTRI

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Portacandela di design Fox Thicket Folly

In un palazzo gotico del Cotswolds, non si può leggere che a lume di candela. E infatti era proprio lì, in cima a una pila di libri invecchiati, il portacandele decorato con le foglie di quercia. È lì che è stato visto l’ultima volta.

Si diceva che all'interno del bosco si trovasse uno strano edificio gotico proveniente dal passato, ancora intatto, e che dentro fossero costuditi innumerevoli quantità di libri antichi, pronti per essere letti al lume di candele profumate di una fragranza legnosa e oscura.

Tuttavia, nessuno l'aveva ancora trovato. La nebbia era sempre molto fitta, ambiguo era il luogo preciso su dove si trovasse il palazzo, come del resto lo erano le voci che continuavano ad alimentarne la storia.